come trasformare un sogno in azioni
* «La narrazione che ha fatto oggi il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, è la stessa che intendiamo fare noi a proposito della città di Taranto».
Pensieri e parole sono quelle del candidato sindaco del centrosinistra, Piero Bitetti, intervenuto, nella serata del 13 maggio, al dibattito organizzato nel comitato elettorale di Angelo Fanelli (candidato al Consiglio comunale con Unire Taranto-Bitetti sindaco), sul tema “Costruire comunità. Come trasformare un sogno in azioni”. Ospite d’onore il primo cittadino di Mesagne, Toni Matarrelli, il sindaco più suffragato d’Italia.
«Abbiamo messo su – ha aggiunto nel suo intervento Piero Bitetti – una coalizione di liste che ha condiviso un progetto politico che non è un elenco dei sogni ma fatto di cose concrete e fattibili. Come – ha spiegato ancora il candidato sindaco del centrosinistra – il Piano straordinario sul decoro urbano e la sicurezza che potremo attuare sin da subito come da subito attueremo la nomina del garante dei diritti delle persone con disabilità. Senza trascurare temi importanti come quelli legati alla formazione che dovrà essere di eccellenza, a partire dagli asili nido comunali che resteranno a gestione comunale, o l’attenzione da riservare a tutti i quartieri cittadini in modo egualitario perché non esistono cittadini di serie A e di serie B, o al turismo e alla risorsa mare. Senza trascurare il prezioso scrigno che è la città vecchia». E sulla Sanità, tema che tocca tutti quanti e sulla quale molte sono state le domande arrivate dal pubblico, Bitetti ha detto che «abbiamo già proposto un sistema per snellire le procedure grazie a un programma che utilizza l’intelligenza artificiale. Con l’utilizzo di parole chiave sarà più semplice fare le prenotazioni al Cup e, di conseguenza, migliorare le agende delle prestazione. Per fare tutto ciò – ha poi concluso Bitetti – serve una macchina amministrativa efficiente e una classe dirigente, sia politica che amministrativa, che sia all’altezza».
Parola a Toni Matarrelli il sindaco più suffragato d’Italia. Una bella responsabilità «che è enorme, a prescindere dalle dimensioni del Comune che si amministra», ha subito risposto Matarrelli alla domanda arrivata dal pubblico. E al candidato consiglieri comunale, Angelo Fanelli, dall’alto della sua esperienza Matarrelli ha consigliato di agire sui cittadini e sul loro pieno coinvolgimento se si vogliono realizzare gli obiettivi che si hanno in mente.
Ma il punto focale della serata è stato tutto incentrato su come si costruisce una comunità. E qui il racconto di Matarrelli si è fatto interessante. «Eravamo cinque candidati sindaci contrapposti. La prima cosa che ho fatto, una volta eletto, è stata quella di chiamare i miei 4 competitor e ho detto loro: volete collaborare? Perchè c’è spazio per tutti e a me non interessano le divisioni. Uno di questi, esperto di partecipazione, ha detto di sì. Ho specificato che non avrebbe fatto l’assessore perché altrimenti poteva sembrare un mercimonio. Allora – ha aggiunto Matarrelli – ci siamo inventati la figura del consulente politico, non remunerato. Abbiamo messo giù un regolamento e abbiamo coinvolto cinque persone con competenze specifiche che potessero sostenermi nel lavoro in giunta. Una sorta di assessori esterni anche questi non remunerati». Un’idea contrastata, con un ricorso, da alcuni consiglieri comunali ma ritenuta legittima dal Ministero «perchè seguiva i dettami costituzionali che incoraggiano la partecipazione. Ci siamo messi al lavoro e uno di loro ha realizzato le Consulte coinvolgendo tutte le associazioni di volontariato esistenti. Al principio scettiche, queste poi si sono rese conto del reale coinvolgimento in occasione della redazione del Bilancio partecipato».
Associazioni, ha raccontato ancora il sindaco Matarrelli, fortemente coinvolte nel momento in cui è stato preparato il dossier per candidare Mesagne a capitale italiana della cultura. «Insomma, ormai avevamo consolidato il metodo per cui ogni volta che c’è da costruire percorsi e fare investimenti noi – ha detto ancora il primo cittadino di Mesagne – convochiamo le Consulte perché spesso la visione del cittadino può essere migliore di quella di chi amministra. Quando il cittadino è protagonista – ha poi concluso Matarrelli – diventa il miglior alleato».
*articolo da www.cronachetarantine.it



